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I maestri più grandi che ho avuto sono stati i bambini che ho incontrato.

Mi hanno insegnato a perdermi nella bellezza di una goccia di rugiada, a guardare un bastoncino di legno e vederci mille e una possibilità,

mi hanno insegnato che un bacino può curare e che una parola può ferire, che si può litigare e far la pace con il mignolino e poi scappare a giocare più amici di prima,

mi hanno insegnato che le parole sono importanti e che una promessa va sempre mantenuta, che il tempo non esiste, che siamo noi a comandarlo e che alle volte si può rimandare,

mi hanno insegnato che potremmo dire sì invece diciamo no solo per paura,

mi hanno insegnato che si può ridere fino a piangere e che ci si può emozionare davanti ad un fiore che sboccia,

mi hanno insegnato che se piove e si è tristi basta uscire fuori, correre sotto la pioggia e la tristezza passa,

mi hanno insegnato che bisogna urlare con tutta la forza che abbiamo in corpo per manifestare la nostra protesta e le nostre idee, ma anche l’umiltà di ascoltare in silenzio,

mi hanno insegnato che gli occhi ed i gesti dicon sempre la verità e che alle volte basta un abbraccio senza troppe parole per consolare,

mi hanno insegnato la costanza di provare e riprovare,

mi hanno insegnato che la strada più bella non è quella in pianura ma quella in salita dove camminare è difficile, dove ogni tanto fermarsi non è una sconfitta, ma è prendere la carica per andare ancora più in alto,

mi hanno insegnato che l’amore è più forte di ogni cosa e che loro vengono dalla sorgente dell’amore e che se li tocchi tocchi l’amore stesso,

mi hanno insegnato il coraggio di restare bambini in un mondo per adulti.

 

grayscale photo of group of children
Photo by Frederik Trovatten on Pexels.com

 

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